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La cantina dell’Abbazia di Novacella
C’era una volta…
Ebbene, il nostro racconto inizia proprio nello stile classico e andiamo a Bolzano, nella frazione di Varna vicino a Bressanone precisamente, nel lontano 1142 quando l’abate Hartmann fonda un nuovo monastero agostiniano a Novacella.
La storia dell’abbazia ne ha viste di tutti i colori, come possiamo ben immaginare. Da periodi floridi e costruttivi a quelli di distruzione, occupazione, incendi e decadimento.
Al di là delle innumerevoli vicissitudini, sin dall’inizio, questo luogo, oltre ad essere un luogo di fede e di cultura, è sempre stato un centro di viticoltura. I vigneti si trovano ad un’altezza che va dai 260 ai 900 metri dal livello del mare.
Nella conca valliva di Bressanone si produce un vino bianco, per il settanta per cento. Il trenta per cento del vino rosso è prodotto nelle zone di Cornaio e Bolzano.
La cantina dell’abbazia applica una coltivazione ecosostenibile e, dal 1992, è Member of Grandi Cru d’Italia.
La Cantina dell’Abbazia di Novacella
La cantina si trova dove una volta c’erano il mulino e il granaio. Una tenuta molto importante. Si avvale di nuove tecnologie e, grazie alla professionalità della sua conduzione, i vini sono rinomati sia a livello nazionale che internazionale.
L’Abbazia gode di una posizione favorevole grazie al clima, all’esposizione del sole e i vigneti si trovano su terreni ricchi di minerali.
Oltre otto secoli di storia condivisa, quella tra l’abbazia di Novacella e la tradizione vinicola, tra declino e rinascita per offrire vini di ottima qualità, una vera ricchezza nella valle Isarco.
Una produzione che oltrepassa i confini e regala un gusto eccellente a palati raffinati. Una storia condivisa tra i monaci agostiniani e le persone del luogo. Infatti la cantina offre lavoro a un centinaio di persone tra fissi e stagionali. Una vera e propria impresa con i suoi settecento ettari di boschi, alberi da frutta e vigneti che testimoniano un lavoro fatto di passione, nel rispetto delle tradizioni e dell’ambiente.
