“A volte pensiamo di lavorare in un piccolo mondo unico che si affaccia su una vallata tortuosa. È una valle tortuosa che non nasconde l’erosione millenaria dell’acqua. Ed è questa stessa acqua che, trasformata in vapore, riscalda la vinaccia per sciogliere alcol e aromi e trasformarla in una preziosa grappa o addirittura in una profumata acquavite”
Questo abbiamo trovato sul sito di una delle più famose distillerie italiane e questo ci fa capire quanto amore questa distilleria mette nel proprio lavoro.
Distillare non è solo un semplice mestiere ma un’arte antica. E, come si sa, le arti si sposano con la pazienza, la tecnica, la conoscenza e la genialità. Una passione che va oltre le fresche vinacce. Gocce di sapienza e maestria che lasciano sognare in modo delicato e fine per dar vita ai distillati, alle migliori grappe.
La Distilleria Pilzer ha avuto come maestri due genitori che hanno saputo trasmettere rispetto, responsabilità e riconoscenza ai propri figli.
L’ambizione di dare il meglio di se stessi per raggiungere obiettivi seri e di valore.
In Val di Cembra, dove nel 1956 una famiglia decide di intraprendere un viaggio unico.
E da quel momento, è stato un percorso nella sfida silenziosa ed entusiasmante. Un grande coraggio per produrre grappe e acquaviti eccellenti, tra le più fini.
Quella del lambicar, in Valle di Cembra non era solo una opportunità di lavoro ma una vera e propria arte che si trasmetteva da padre in figlio.
Infatti, distillare è apprendere, certo, ma anche saper progettare. Vivere il presente con uno sguardo verso il futuro e con la capacità di saper cogliere le nuove idee. Non è solo una possibilità di sopravvivere, ma una passione che sempre mette in gioco chi l’arte del lambicar coltiva.
Distilleria Pilzer il segreto inizia con un alambicco
Le distillerie, in Italia, nascono da un alambicco.
Già, proprio così. Ogni azienda è racchiusa in un alambicco. E intorno all’alambicco luccica il sogno di una famiglia. Persone che hanno saputo apprezzare la propria storia, le proprie tradizioni, la fragranza e i profumi dei prodotti della terra, il rispetto per la qualità e l’eccellenza.
L’arte distillatoria si apprende con pazienza e dedizione, anno dopo anno. Proprio per rendere visibile ciò che sembra nascosto. Per trasformare la materia in tutta la sua bontà. L’arte ci ricorda che abbiamo un’anima e che abbiamo bisogno di respirare bellezza e gusto.
Dopotutto, è andare oltre il mero lavoro e la quotidianità stessa.
Esattamente come diceva Francesco d’Assisi: Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista.
Articoli Recenti
- San Valentino: le ricette dei cocktail perfetti
- Come conservare il vino aperto durante le feste?
- Il Panettone: Una Storia di Tradizione e Gusto
- Tecniche di Vinificazione: Italia vs. Mondo
- Adami Cartizze dry miglior spumante del Veneto con metodo charmat